
Cinque gli appuntamenti con la
STAGIONE DI DANZA del Teatro Municipale di Piacenza realizzata dalla
Fondazione Teatri di Piacenza in collaborazione con
Aterdanza che sarà inaugurata con il grande ritorno dei
Trocks, compagnia molto amata dal pubblico piacentino. Una stagione che prevede inoltre prestigiose compagnie e danzatori come la
Spellbound Contemporary Ballet, la
Compagnia Antonio Gades, i danzatori russi del
Balletto Yacobson di San Pietroburgo e l’etoile
Giuseppe Picone che in occasione del ventennale di carriera metterà in scena un Gala internazionale.
Les Ballets Trockadero de Monte Carlo tornanernno a grande richiesta sul palcoscenico del Municipale
domenica 24 novembre alle 16. Fondati nel 1974 da un gruppo di appassionati di danza che si divertivano a mettere in scena in modo scherzoso il balletto classico tradizionale presentandolo in parodia e en travesti, Les Ballets Trockadero de Monte Carlo presentano i loro primi spettacoli Off-Off-Broadway a tarda sera. Ben presto, i Trocks, come vengono affettuosamente chiamati, si sono guadagnati un’ottima recensione di Arlene Croce sul New Yorker; questa, insieme alle successive entusiastiche critiche sul New York Times e sul The Village Voice, permise loro di conquistare il consenso del pubblico e della critica. Negli Stati Uniti, la Compagnia è diventata una presenza costante nel circuito dei College e delle Università, oltre ai consueti spettacoli su tutto il territorio nazionale. La Compagnia si è esibita in oltre 30 paesi e in 500 città in tutto il mondo a partire dalla sua fondazione. In tutti questi anni lo scopo originario de Les Ballets Trockadero de Monte Carlo non è cambiato. La Compagnia è sempre e comunque formata da ballerini (uomini) professionisti che si esibiscono nel vasto repertorio di balletto e di danza moderna, nel pieno rispetto delle regole canoniche del balletto classico tradizionale. L’aspetto comico nei loro spettacoli viene raggiunto esagerando le manie, gli incidenti ed esasperando le caratteristiche tipiche della danza rigorosa. Vedere degli uomini danzare in tutti i ruoli possibili - con i loro corpi pesanti che delicatamente si bilanciano sulle punte come cigni, silfidi, spiritelli acquatici, romantiche principesse, angosciate donne Vittoriane, ecc. - valorizza lo spirito della danza come forma d’arte, deliziando e divertendo sia il pubblico più esperto che meno preparato.
Le
Quattro Stagioni di Spellbound Contemporary Ballet saranno di scena
domenica 15 dicembre sempre alle 16. Il balletto, realizzato con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività, con le coreografie e set concept di Mauro Astolfi su musiche di Antonio Vivaldi e musiche originali di Luca Salvadori, “dietro l’apparente quadro iconografico rappresentato dal susseguirsi delle”stagioni” con tutta la simbologia annessa,i suoi simboli atmosferici …si percepisce un significato molto profondo,meno visibile,ma che arriva a toccare piani molto vasti e meno soggettivi” come ha spiegato Astolfi. Il coreografo ha infatti precisato che “le “mie” Quattro Stagioni abitano fuori e dentro una piccolo spazio,che si innalza,trascina e soffoca a momenti..ma che ripara, unisce,protegge…sembra una casetta,ma è una nave,un albero…un posto misterioso da cui osservare le stagioni che mutano,un posto da dove partecipare in prima persona al ciclo della natura che si rinnova…e l’autunno, non solo foglie che cadono, la primavera, non solo fiori che spuntano…ma una natura dentro di noi, un rituale magico primordiale…un evento che si immagina poi si cerca di imitare, poi si cerca di impossessarsi del spirito stesso dell’evento. Gli eventi si evocano per diventarne parte integrante, partecipando al dramma della natura che muore..ma vedere un po’ più in là il seme della futura rinascita. Spellbound Contemporary Ballet vive questa avventura sprofondata nella terra e sul ramo più alto degli alberi…quando è sera si torna a casa”.
Domenica 19 gennaio alle 16 debutterà a Piacenza lo spettacolo
Carmen della Compagnia spagnola
Antonio Gades che, sin dalla sua creazione, è una dei grandi pilastri della Danza Spagnola e Flamenca. La Compagnia porta in scena le creazioni del coreografo di Alicante, mantenendone intatto lo spirito e lo stile con le quali furono concepite: un linguaggio estetico puro e universale, radicato nella tradizione e nella cultura del popolo spagnolo. Carmen è il terzo balletto narrativo di Antonio Gades dopo Don Giovanni e Bodas de Sangre, ed è il primo lavoro scenico derivante dalla sua proficua collaborazione con il cineasta Carlos Saura. I due creatori si sono ispirati al racconto di Merimée piuttosto che al libretto dell’opera perchè ritenevano che la storia e i personaggi del racconto riflettessero meglio il popolo andaluso; inoltre si sono serviti della celebre partitura di Bizet contrapponendola per la prima volta con la musica flamenca in scena. Il debutto a Parigi nel 1983 ebbe un grandioso successo di critica e di pubblico consacrando Antonio Gades non solo come uno dei più importanti ballerini del mondo ma anche come un grande coreografo. Per Gades, Carmen rappresenta la lotta di una donna per la libertà.
Grazie al
Balletto dell’Opera di Kiev,
domenica 30 marzo alle 16 al Municipale saranno messi in scena
Paquita, su musica di Ludwig Minkus e coreografie di Marius Petipa, e
Sheherazade, nella versione di Michail Fokin su musica di Nicolaj Rimskij-Korsakov. E’ il 27 ottobre 1867 quando il Teatro Nazionale d’Opera e Balletto, Taras Ševcenko di Kiev, alza il sipario per la prima volta. All’inizio del 1900 si inizia, poi, a formare la compagnia di balletto dalle cui file usciranno anche i due famosi ballerini del XX secolo, Vaclav Nižinskij e Serge Lifar, ufficializzata il 18 ottobre del 1931 con la presentazione di “Pan Kanjovskij” di Verikovskij. Gli anni del dopoguerra vedono una programmazione piuttosto varia e il Balletto dell’Opera di Kiev diventa una delle più grandi compagnie europee intraprendendo, a partire dal 1950, tournée a livello internazionale ottenendo grande successo in Bulgaria, Ex- Jugoslavia, Ungheria e Francia. Nel 1964 la Compagnia partecipa al Festival internazionale di danza classica di Parigi dove viene insignita dell’ “Etoile d’or” dell’Accademia della danza francese, mentre due solisti (Iraida Lukašova e Valerij Parsegov) ricevono il premio Anna Pavlova e il premio Vaclav Nižinskij. In seguito, anche Tatjana Tajakina e Valerij Kovtun hanno ricevuto questo prestigioso premio. Le rappresentazioni del Balletto dell’Opera di Kiev a Parigi diventano un evento di portata europea, tanto da dare impulso alle future rappresentazioni del Balletto in Europa, in America e in Asia. Dal 1992 al 2000 la compagnia di Balletto del Teatro è stata diretta dal coreografo ucraino, Anatolij Šekera (1935-2000) che ha svolto un ruolo importante nello sviluppo del balletto ucraino negli ultimi tre decenni del XX secolo, dedicandosi sia alla danza classica, sia a quella moderna. La sua messa in scena del balletto di Sergeij Prokof’ev “Romeo e Giulietta”, del 1971, è stata rappresentata in tutto il mondo per oltre trent’anni ed ha ricevuto la medaglia dell’UNESCO come migliore interpretazione del balletto del compositore russo. In seguito, il Balletto dell’Opera di Kiev è stato diretto per lungo tempo da Viktor Jaremenko, Artista Emerito dell’Ucraina, che ha arricchito il repertorio della compagnia con i grandi classici, come: “Shéhérazade”, “Le Corsaire”, “Petruška”, “Raymonda”. La Compagnia attualmente è diretta da Aniko Rehviašvili.
A chiudere la Stagione di Balletto sarà quindi il
13 aprile alle 16 il Gala internazionale con Giuseppe Picone e i Grandi della danza, una prima assoluta realizzata per Piacenza in occasione del ventennale di carriera dell’etoile partenopea. Al fianco di Picone danzeranno alcuni tra i più noti ballerini del panorama nazionale e internazionale dando vita alle coreografie più amate del repertorio classico.